La villa romana di Marsicovetere è una villa rustica scoperta nel 2006 in località Barricelle nel territorio comunale di Marsicovetere, abitata dal II secolo a.C. al VII secolo d.C., monumentalizzata in età imperiale allorché fu di proprietà dei Bruttii Praesentes, una famiglia lucana che ha dato i natali fra gli altri all'imperatrice Bruttia Crispina, moglie di Commodo nel 178.
Si tratta di un sito archeologico i cui primi reperti sono stati rinvenuti nel 2006. I lavori di scavo sono stati effettuati a cura della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Basilicata. Fino al gennaio 2012 erano stati messi in luce circa 2000 m2 di un vasto complesso edilizio corrispondente al modello di villa rustica residenziale e produttiva delineato da Catone e Varrone, ossia al modello di una costruzione comprendente tre aree: nella zona nord-orientale la pars rustica, destinata al personale di servizio; nella zona sud-orientale la pars fructuaria, comprendente gli impianti dedicati alla produzione soprattutto di olio di oliva, vino e tessuti di lana; nella zona occidentale, la pars urbana, molto ampia e riccamente decorata, comprendente le residenze dei proprietarii e degli amministratori della tenuta.
Il sito era ubicato nella fertile Val d'Agri, lungo il tratturo (poi Via Herculea) che la collegava alle antiche Potentia, Grumentum e Venusia. Si ritiene che fra il I secolo a.C. e il III secolo d.C. queste ultime località fossero i probabili mercati di vendita dei prodotti della villa.
I bolli stampigliati su alcune tegole della copertura degli edifici ricostruiti dopo il terremoto del I secolo d.C., riportano il nome di Caio Bruttius Praesens, il nonno o il padre di Bruttia Crispina, colei che diventerà moglie dell'imperatore Commodo nel 178 ma fu poi esiliata a Capri nel 192. Un sigillo di bronzo, risalente a qualche decennio dopo e recante l'iscrizione "MODERATI AVG N" ("di proprietà di Moderato del nostro Augusto") riporta il nome di Moderato, un liberto imperiale incaricato di gestione della villa per conto dell'imperatore. Pertanto la proprietà della villa, appartenute nel I secolo della potente famiglia lucana dei Bruttii Praesentes, passò alla famiglia imperiale probabilmente in seguito al matrimonio fra Crispina e Commodo.